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🇮🇹 L'Italia e la piaga dell'evasione fiscale
Chi evade veramente le tasse nel nostro Paese?
Buongiorno! Io sono Ale e questa è dipende, la newsletter che ogni venerdì risolve tutti i tuoi dubbi sull'economia (per davvero!).
Di cosa parleremo oggi?

“L’evasione devi combatterla dove sta: big company, multinazionali, banche, non sul piccolo commerciante a cui chiedi il pizzo di Stato solo perché devi fare caccia al reddito più che all’evasione fiscale”
Questa affermazione ha fatto discutere più di quanto probabilmente la stessa Presidente del Consiglio immaginasse.
Cerchiamo però di capire (attraverso i dati), se quello che dice Giorgia Meloni ha o meno fondamento.
Prima di partire, facciamo chiarezza su due concetti spesso confusi fra loro:
❌ Evasione fiscale - violazione della legge (ad esempio si dichiarano redditi inferiori a quelli reali)
🎭 Elusione fiscale - utilizzo della stessa legge per pagare meno tasse rispetto a quelle che si sarebbero dovute pagare (non c’è illegalità)
La seconda, che ribadiamo essere perfettamente legale, è risolvibile dallo stato colmando l’eventuale buco legislativo con apposite norme, mentre per la prima, la lotta si fa molto più dura ed aspra.
Per combattere adeguatamente l’evasione fiscale, è necessario potenziare ed implementare:
🔎 Controlli fiscali adeguati, tutelando comunque le libertà personali degli individui
💶 Limiti al contante, in quanto è lo strumento per eccellenza di chi decide di “fare nero”
👮🏻♀️ Minacce credibili, ovvero punizioni severe e certe per chi decide di evadere
Perché l’evasione fiscale è un problema?
Prima di rispondere a questa importante domanda, è utile andare a guardare nello specifico alcuni dati riguardanti questo fenomeno.

Nel grafico soprastante:
Il Tax gap è definito come il divario tra le imposte/contributi sociali versati e le imposte/contributi che dovrebbero essere state versate in un regime di perfetto adempimento (gettito teorico)
La Propensione all’evasione è il rapporto percentuale tra l’ammontare del Tax gap e il gettito teorico
Come si può vedere, entrambi sono diminuiti nel tempo, con il Tax Gap che nel 2019 è sceso sotto la cifra simbolica dei €100 miliardi di euro.
Certo, parliamo comunque di valori molto alti.
Per capirci, l’importo della legge di bilancio relativa allo stesso anno, il 2019, era stato pari a €37 miliardi, poco meno di un terzo delle imposte e i contributi evasi nel medesimo periodo.
Non tutti evadono allo stesso modo
Tornando alla questione iniziale, Giorgia Meloni ha affermato senza troppi giri di parole che la gran parte dell’evasione fiscale riguarda le grandi aziende multinazionali.
Se andiamo a vedere i dati elaborati dall’Osservatorio dei Conti Pubblici Italiani (OCPI), la realtà che emerge è però radicalmente diversa.
Dal grafico a torta possiamo osservare come l’imposta maggiormente evasa (anno 2022) è rappresentata dall’IRPEF, i cui responsabili sono per la maggior parte i lavoratori autonomi.
Se invece consideriamo la seconda voce, l’IVA, scopriamo che l’evasione è causata per la maggior parte da tantissime piccole transazioni.
Più difficile trovarla nelle grandi società, poiché i documenti fiscali sono spesso utilizzati come aiuto per tenere la contabilità e con l’avvento della fatturazione elettronica nascondersi ai controlli dell’erario è sempre più difficile.

Incidenza dell’evasione sulle singole imposte, 2022
Alcuni punti importanti da tenere in considerazione
Tra gli elementi che contribuiscono ad alimentare la piaga dell’evasione fiscale troviamo sicuramente i limiti ancora alti sull’utilizzo del contante, strumento d’eccellenza per “nascondere” le transazioni.
Mentre alcune misure che hanno combattuto in maniera decisa questo fenomeno sono:
Split payment - ovvero il versamento dell’IVA allo Stato effettuato direttamente dal cliente e non dal venditore
Fatturazione elettronica
Cedolare secca - la flat tax sugli affitti, che ha contribuito a diminuire del 62% la propensione all’evasione
Ehi Ale, qual è la tua opinione?
Vuoi saperne di più e comprendere meglio questa vicenda economica di primaria importanza per il nostro Paese?
Beh, dipende tutto da te!
Al costo di un caffè a settimana (adeguato all’inflazione corrente 😉), potrai sapere cosa ne pensa Ale!

L’opinione diretta del vostro Ale.conomista!
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