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🪙 L’oro torna a salire!
Buongiorno! Io sono Ale e questa è dipende, la newsletter che risolve tutti i tuoi dubbi sull'economia (per davvero!).
Di cosa parliamo oggi?
🪙 L’oro torna a salire!
📉 L’inflazione sta finalmente diminuendo!

🪙 L’oro torna a salire!

Credits: Geopop
L’oro è il bene rifugio per eccellenza, e viste le recenti tensioni internazionali, il suo valore è in forte risalita.
Ma perché l’oro è il bene rifugio per antonomasia?
La risposta risiede nel fatto che l’oro è in grado di “immagazzinare” e “trasportare” valore, ricchezza nel tempo.
Per questo motivo, il suo prezzo è meno variabile rispetto alle altre materie prime o asset.
Ritornando al recente aumento, possiamo dire senza ombra di dubbio che tale rialzo sia dovuto alle crescenti tensioni internazionali.
In ordine:
Il riaccendersi del conflitto israelo-palestinese
La guerra russo-ucraina
La pandemia del 2020.
Insomma, vista la situazione, gli investitori decidono di investire parte della loro ricchezza in qualcosa di stabile, o per lo meno poco variabile:
l’Oro
Vedendo le quotazioni relative al 4 dicembre, possiamo notare come il prezzo di questa commodity abbia superato i 2100$ l’oncia (28g circa), andando oltre il “record” stabilito nel 2020.

Credits: IlSole24Ore
Dal grafico è possibile vedere come il rialzo segua le crisi internazionali che ci sono state negli ultimi anni, sottolineando come una maggiore insicurezza (paura) spinga gli operatori a “proteggersi” comprando il più celebre dei metalli.
Che ne pensi Ale?

Il fatto che l’oro torni a salire è relativamente una buona notizia, e oltre alle crisi di cui abbiamo parlato c’è anche il fatto che l’inflazione stia scendendo.
La BCE ha fermato l’aumento dei tassi e i mercati iniziano ad aspettarsi un loro ribasso nei prossimi mesi, quindi questo spiega il motivo per cui alcuni investitori stanno andando verso questi beni.
In più, c’è il fatto che il mercato obbligazionario sta avendo una flessione (indipendentemente dalle dichiarazioni delle banche centrali), perché si riflettono le aspettative al ribasso di inflazione e tassi di interesse nel prossimo anno, che influenzano i rendimenti delle obbligazioni.
Stiamo (lentamente) tornando verso un sentiero di normalità.
Lascio a voi tirare le somme…

📉 L’inflazione sta finalmente diminuendo!

Credits: QuiFinanza
L’inflazione sta diminuendo, e in Italia lo fa più velocemente rispetto agli altri Paesi.
Ad ottobre 2023:
🌐 Media Paesi OCSE: 5,6%
🇮🇹 Italia: 1,7%
Un calo così deciso dell’inflazione è attribuibile all’intervento (per nulla indolore), deciso da parte della Banca Centrale Europea, che attraverso una politica monetaria restrittiva credibile ha contenuto e represso il fenomeno di elevata inflazione che abbiamo sperimentato nell’ultimo anno.
Ora che l’inflazione è diminuita possiamo aspettarci un taglio dei tassi?
Non è così semplice!
La BCE dovrà valutare attentamente cosa fare, se mantenere i tassi allo stato attuale o meno.
La BCE ha infatti di fronte a sé due scelte:
📈 Mantenere i tassi di interesse elevati con il rischio sempre più concreto di entrare in recessione
📉 Abbassare troppo velocemente i tassi, provocando potenzialmente un nuovo rialzo dell’inflazione e vanificando i sacrifici dell’ultimo periodo
Che dici Ale?

Che l’inflazione stia scendendo è un ottimo risultato, legato a tanti fattori e in particolare alla manovra di aumento dei tassi di interesse (10 consecutivi) che ha messo in atto la BCE.
Certo, l’economia è stata rallentata, ma il tasso di inflazione alla fine è sceso.
Ora, nonostante le BCE ha rassicurato che non ci saranno ulteriori aumenti (ma non si è ancora parlato di diminuzioni), attenzione perché l’Inflazione Core (ossia quella che non considera le componenti più volatili, alimenti ed energia) è ancora superiore al 2%.
E questo perché, in generale, i movimenti dell’inflazione core tendono ad arrivare con un lag temporale rispetto a quella non core.
E la diminuzione dell’inflazione core è ciò che ci interessa davvero. Per questo, dobbiamo aspettare ancora un po’ per poter cantare vittoria.
Ma la strada è comunque quella giusta.
Alla prossima,
Ale 💙

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💭 La lettura lunga della settimana

La riforma del catasto emerge ogni anno come raccomandazione o necessità per stabilizzare o quantomeno migliorare i nostri conti pubblici, ma come viene affrontato tale tema in Europa?
L’Osservatorio dei Conti Pubblici Italiani (OCPI) fa un’analisi approfondita sul questo tema molto spinoso nel nostro Paese… specialmente se andiamo a vedere quando è stata effettuata l’ultima revisione del catasto!
👨🏻🏫 Il Grafico della settimana
Il tema riguardante la spesa pensionistica è sempre molto attuale per il nostro Paese, tanto importante e cruciale che ad ogni Legge di Bilancio non può che esserci qualche intervento per far quadrare i conti pubblici.
Nel grafico che vi mostriamo questa settimana, l’OCPI mostra cosa accadrebbe se quota 103 diventasse una misura strutturale.
Quello che possiamo vedere è un aumento sostanziale della spesa pubblica per pensioni in relazione al PIL, rispetto al caso in cui non si facesse niente.

Credits: OCPI

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