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PNRR e settimane lavorative infinite

Buongiorno! Io sono Ale e questa è dipende, la newsletter che risolve tutti i tuoi dubbi sull'economia (per davvero!).

Di cosa parliamo oggi?

  • 🇮🇹 L’Italia si guadagna la quinta rata del PNRR

  • 🇬🇷 La settimana lunga ellenica

🇮🇹 L’Italia si guadagna la quinta rata del PNRR

Molti lo credevano difficile, altri impossibile, ma il nostro Paese è riuscito a sbloccare la quinta rata del PNRR!

Tornando seri possiamo dire che lo sblocco di questi fondi, 11,1 miliardi, di cui 3,2 in sovvenzioni e 7,9 in prestiti, rappresentano una vera e propria boccata d’aria per il nostro Paese, consentendo di aumentare le risorse da investire nella nostra economia aumentandone la produttività e la competitività.

Stiamo raggiungendo i risultati previsti?

Sì, rispetto a quanto riporta il Sole24Ore stiamo andando nella direzione giusta in quanto abbiamo:

  • Diminuito del 9% il divario tra la media nazionale e la regione peggiore in termini di raccolta differenziata;

  • Aumentato il grado di digitalizzazione della pubblica amministrazione;

  • Incrementato la mobilità sostenibile, investendo in infrastrutture per il trasporto pubblico

Per quanto mi riguarda il risultato è ottimo!

Il Governo è stato più volte criticato, alcune volte anche giustamente, per determinate misure implementate. Però, dal punto di vista tecnico degli obiettivi da raggiungere per sbloccare i finanziamenti del PNRR sta andando che bene.

Questa spesa sta avendo effetti positivi, con il Sud Italia che ha trainato il tasso di crescita del Pil italiano, anche se è da vedere se questa aumento è dovuto ad un semplice aumento della domanda aggregata, dato l’ingente aumento di spesa, oppure se è un qualcosa di strutturale e caratterizzante.

Considerare le previsioni di crescita, pare che quest’ultimo caso sia remoto, e questo vorrebbe dire che i fondi del PNRR contribuirebbero ad una spesa che contribuisce alla crescita solo per un periodo di tempo limitato e non mostra i suoi effetti in un più lungo intervallo temporale.

🇬🇷 La settimana lunga ellenica

La settimana corta è conosciuta da tutti, ma avete mai sentito di un Paese o azienda che aumenta la settimana lavorativa?

Ebbene sì, la Grecia ha inaugurato la “settimana lunga”, i lavoratori di determinate aziende ( come ad esempio quelle relative al settore industriale o delle telecomunicazioni) potranno scegliere di lavorare un giorno in più a settimana per un totale di 48 ore.

Questa scelta verrà ricompensata con un aumento dello stipendio del 40% in relazione al giorno di lavoro in più.

Ma perché questa scelta?

La Grecia sta fronteggiando una carenza di manodopera ed una problematica relativa al lavoro nero, per questa ragione ha deciso di porre in essere questa opzione, consentendo una maggiore retribuzione e quindi un maggiore costo opportunità per chi si trova nel mercato del lavoro nero e chi decide di non aderire.

Questa misura è indicativa anche di un altro problema… la bassa produttività.

Infatti, se la produttività non aumenta, per incrementare la produzione nazionale, o mantenerla costante, si renderà necessario aumentare le ore dedicate al lavoro.

Ci sono economie che producono tanto e possono permettersi di accorciare la settimana lavorativa. Chi produce di meno, e vuole fare di più, conviene che lo faccia legalmente pagando gli straordinari e orari aggiuntivi.

È questo il caso della Grecia, che introduce la settimana lavorativa "'lunga" di 6 giorni (non per tutti).

Questa cosa non mi stupisce.

Se non produci abbastanza ma vuoi garantire determinati standard di vita non puoi lavorare di meno, ma devi lavorare di più.

Ovviamente bisogna tenere conto del fatto che l’economia nazionale si compone di diversi settori ed ognuno di questi è caratterizzato da una determinata funzione di produzione e da una determinata produttività, anche se in generale il ragionamento è lo stesso.


Ale 💙

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💭 La lettura lunga della settimana

La pubblica amministrazione italiana è in fase di rinnovamento, con l’obiettivo dichiarato di una semplificazione generale e un aumento dell’efficienza del sistema.

Sarà veramente così questa volta?

Leggi di più su OCPI (Leggi qui)

👨🏻‍🏫 Il Grafico della settimana 

L’Area Euro è comprensiva di tutte quelle economie che hanno rinunciato alle loro vecchie valute nazionali al fine di costruire un mercato unico e favorire lo spostamento di persone, capitali e merci.

L’Area Euro, nel 2023, si è caratterizzata per una variazione positiva dello 0,5% del PIL, che se confrontato con i valori raggiunti tra il 2014 e il 2019, sistematicamente superiori all’1%, fanno emergere non poche preoccupazioni sull’andamento economico di questa macroarea.

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